Monday, November 1, 2010

E se...

E' mattino presto a Palazzo Grazioli e Silvio Berlusconi si sta radendo. Lo specchio rimanda l'immagine di un uomo che egli stesso non vedeva da molto tempo.
L'Italia non lo sa ancora ma oggi sarà in scena per l'ultima volta.

O forse per la prima...

Ore 10:00, Palazzo Chigi, conferenza stampa del Presidente del Consiglio.
Grazie per essere venuti. Ho convocato questa conferenza stampa per comunicarvi alcune decisioni che ho preso.

Punto primo: avete vinto. Subito dopo questa conferenza stampa rassegnerò le mie dimissioni da Presidente del Consiglio e da ogni carica politica. Esse saranno irrevocabili e colgo l'occasione per ringraziare chi, nonostante tutto, mi ha votato nel corso degli anni.
Fermento in sala, incredulità, qualcuno incomincia a gioire dentro di sé.
Punto secondo: liberatomi da ogni impegno intendo dedicare il resto della mia esistenza a difendermi negli innumerevoli processi che mi sono stati intentati.
Una parte della sala, quella composta dagli osservatori più scaltri, piomba nel silenzio. Sanno che sta succedendo qualcosa e una vocina dice loro che non sarà piacevole.
Ovviamente, avendo come unico scopo della mia restante vita la difesa dalle accuse mossemi, intendo impiegare in essa tutti i mezzi a mia disposizione, a partire dall'intero mio patrimonio.
La vocina si fa più forte e una lama di gelo incomincia a scendere lungo alcune schiene.
Questo significa che mi avvarrò dei migliori avvocati esistenti al mondo, consulenti, periti ed informatori. In base alle loro competenze e qualora rilevino illeciti, abusi, errori, o semplici formalità errate nelle accuse e nei procedimenti a mio carico, provvederò a sporgere le dovute denunce...
Qualcuno incomincia a sudare.
... nei confronti dei responsabili siano essi magistrati, giornalisti, imprenditori, gruppi di potere o semplici cittadini. Altrettanto farò nei confronti di tutti gli attori dei processi dai quali risultassi assolto.
Inoltre preannuncio che intendo rendere noto ogni avvenimento, incontro o accadimento di cui abbia ancora memoria o del quale sia venuto a conoscenza affinché la magistratura possa procedere a vagliarne la rilevanza penale.
In sala c'è un silenzio tale da sentire la polvere che si deposita sui mobili. Tutti ricordano la famosa valigetta che Putin ha consegnato a Berlusconi.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Berlusconi lascia il podio e si avvia verso il Quirinale. I giornalisti sono impietriti. Nelle loro menti si accavallano le domande: "E' successo davvero?", "E adesso?", "Come reagirà il paese?"

Fuori dalla sala, in una remota località, un signore piccoletto con pochi capelli e un sorriso accattivante spegne il televisore, si affaccia alla finestra che dà sull'oceano e pensa:
E' così facile fregarli. Quel sosia mi sostituisce da più di dieci anni e nessuno che si sia accorto che ha il colore degli occhi sbagliato.

A cosa stai pensando, tesoro?

Niente di importante, Veronica. Solo mi piacerebbe sapere di quanto è aumentato negli ultimi dieci minuti il flusso negli scarichi dell'Italia che conta.

3 comments:

  1. Eppoi Repubblica di cosa potrebbe scrivere? Penso che Davanzo si suiciderebbe seduta stante...

    Cordialità

    Attila

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  2. @Attila

    O incomincerebbe a pensare ad un posto dove potersi nascondere... ;-)

    Sai, se il PdC incomincia ad usare i suoi soldi per vendicarsi con la stessa moneta con cui lo hanno attaccato, son dolori...

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  3. bellissimo..
    lo facesse.
    però devo dire che anche vedere la faccia di tante persone che conosco se Berlusconi diventasse presidente della repubblica, non mi dispiacerebbe.

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