Tuesday, November 30, 2010

Glass climbing

Come sapete sono sia un appassionato di intelligence che uno di quelli che, amabilmente, passano sotto il nome di "scettici" o "negazionisti" nei confronti dell'AGW (si, insomma, il riscaldamento globale antropogenico).

Ora, l'anno scorso ci fu il "Climategate", cioè qualcuno fece uscire dai server dell'università dell'East Anglia una serie di e-mail piuttosto indicative di come era l'andazzo e di come venne costruito il consenso su questioni di non poca rilevanza.

Queste mail vennero esposte tramite Wikileaks.

Bene, per la serie il doppiopesismo è uno sport olimpico vi presento ciò che disse e fece allora il prestigioso (perché straniero, ovviamente) New York Times a proposito di questo materiale:
... The documents appear to have been acquired illegally and contain all manner of private information and statements that were never intended for the public eye, so they won’t be posted here.
Mi chiedo: in cosa differisce quel materiale da quello che oggi è su tutte le prime pagine dei giornali compreso il NYT?

Date una occhiata ai due editoriali:
Private Climate Conversations on Display
A Note to Readers: The Decision to Publish Diplomatic Documents
Non so voi ma a me viene un vadavialcul.

P.S. All'inizio dell'editoriale sul Climategate hanno inserito un tentativo di spiegare il perché di questo diverso trattamento. Evidentemente non sono stato il solo ad aver notato la cosa.

Monday, November 29, 2010

Carramba, che sorpresa!

Nei commenti a questo vecchio post su London Alcatraz si parlava di nucleare iraniano e di una possibile risposta in proprio degli israeliani.

Io commentavo così, in risposta ad un altro commentatore:
La possibile azione in proprio di Isreaele non avverrebbe, a mio avviso, attraverso la distruzione degli impianti Iraniani. Questo non farebbe altro che ritardare la cosa e, per i motivi che hai detto, sarebbe molto complessa.
Penso, invece, che agirebbero sulle menti. Ogni progetto complesso ha bisogno di poche ma qualificate intelligenze che è molto difficile sostituire. Anche in un mondo come quello di oggi. Teoricamente qualunque paese ha le conoscenze e la tecnologia per costruire una bomba nucleare ma, oltre alla materia prima necessaria, occorre anche che queste conoscenze siano messe in atto e le menti in grado di farlo non sono molte.
...
Così, se devo pensare ad una azione da parte di Israele per fermare l'Iran, la prima che mi viene in mente è una serie di "incidenti" a ben precise persone.
Oggi leggo questo:
Attentato a Teheran, ucciso un fisico nucleare
Teheran, 29 nov. (Adnkronos/Dpa)
Due diversi ordigni sono esplosi a Teheran, provocando la morte di un professore universitario. Lo rende noto l'agenzia di stampa 'Fars' precisando che le bombe erano state lasciate sulle autovetture delle due vittime da uomini in motocicletta. L'agenzia accusa Israele e gli Stati Uniti di aver organizzato gli attentati. Le vittime sono due fisici nucleari.
...
Lo scorso 12 gennaio Massoud Mohammadi, docente universitario di fisica nucleare all'università di Teheran, era stato ucciso in un attentato realizzato con una bomba davanti alla sua casa di Gheytarieh, quartiere a nord della capitale iraniana.
Carramba, che sorpresa.

Thursday, November 18, 2010

Sera

Mettetevi comodi o cambiate canale perché questo non è un post come gli altri.

Questa sera non ho voglia di scrivere nascosto dietro la maschera di uno dei personaggi che sono solito usare. Quello che leggerete, e che non so ancora cosa sarà, sono io e ciò che mi passa per la mente. Ho come compagno un bicchiere di Glenfiddich invecchiato 18 anni e come colonna sonora la pioggia che batte sul vetro dell'abbaino.

So cosa state pensando, compagni di zingarate. Probabilmente se leggessi queste cose sul blog di qualcuno lo aggiungerei alla lista dei possibili bersagli. Ma non mi importa. Se non vi va di starmi a sentire, saltate questo post che tanto, dal prossimo, torno quello di sempre.

In realtà quello di sempre sono comunque io ma questa sera ho voglia di metterci la faccia. Penso di doverlo alle persone incredibili che ho conosciuto tramite questo mezzo e che non smettono mai di sorprendermi con la loro unicità.

La sera è un rituale che si svolge secondo un copione collaudato e mettere a letto le bimbe ne fa parte. Dovrebbe essere oramai una routine senza nulla di particolarmente emozionante ma non è così.

Metto a letto la piccola. Ha undici mesi ed è nata con il sole dentro e il sorriso incollato al visino. Mentre le canto la ninna preferita vedo i suoi grandi occhi neri chiudersi poco a poco e sento il suo respiro scivolare lentamente nel vellutato ritmo del sonno. Non resta molto altro da fare se non adagiare quel fagottino caldo nel suo lettino e sentirlo mugugnare mentre cerca la posizione migliore.

Poi viene il turno della grande. Mi sembra ieri che in sala parto ascoltavo il suo primo vagito ed ora ha quasi cinque anni. La velocità con cui cresce è incredibile e mi lascia con la lingua di fuori mentre cerco di arrancare per stare al suo fianco chiedendomi se siamo noi a correre o se non sia, piuttosto, il futuro che ci viene addosso.
Nonostante tutto, però, vuole ancora che il suo papà le racconti una fiaba. Quelle canoniche sono state fin troppo ripetute quindi non mi resta che esercitare la fantasia. Così finisce che, spesso, la fiaba venga inventata insieme e popolata da personaggi un po' strambi come il sempre ubriaco mago Merlot.

Vi chiederete il perché di un post come questo. Non lo so. Ma in questo momento penso che un uomo non possa chiedere nulla di più alla vita.

Tuesday, November 16, 2010

Ci vuole il fisico

Mariaaaa... hai sentito? La giornalista e scrittrice Charlotte Roche ha detto al presidente tedesco Wolff che va a letto con lui se blocca il nucleare.
Come dici?
Se l'ho mai vista bene? Aspetta...
Ma vadavialcul...

Friday, November 12, 2010

Amore ed escort

Maestro, cos'è l'amore?
E non mi risponda che sapere cos'è sia irrilevante perché io... io...
Ti vedo turbato, mio discepolo. Cosa ti succede?
Niente... è solo che Alina... Alina...
Alina cosa?
Troia.
Non osare pronunciare termini di questo tenore in mia presenza.
Ma anche lei...
Io sono un Maestro e padroneggio la potenza del termine sapendo in che contesto utilizzarlo. Dicevi di Alina, cosa ha fatto per indurti in questo stato?
Niente... lei...
Senti, se continui a iniziare le risposte con il termine "niente" ne deduco che non ti sia successo niente e Alina non ti abbia fatto niente quindi che il tuo stato sia, quantomeno, incoerente con la situazione.
Eh?
Incoerente con la situazione, cioè, per dirla in modo semplice, ingiustificato.
Beh, comunque le cose stanno così. Ieri dovevo far tardi per delle commissioni e le ho detto che non sarei rientrato prima delle dieci. Poi ho fatto più in fretta di quanto pensassi e, tutto contento, sono arrivato a casa alle otto e mezza. Ho aperto con le mie chiavi, posato il cappotto e... e...
E cosa?
E ho sentito un rumore.
Che genere di rumore?
Un cigolio. Ritmato. Io... io... lo conosco bene quel cigolio. Troia.
Credo di aver capito. E cosa hai fatto a quel punto?
E cosa voleva che facessi? Che salissi di sopra con una pistola e sparassi a lei e chi si stava scopando? Ho rimesso il cappotto e me ne sono andato.
Dove?
Beh, per un po' ho girato. Non sapevo dove andare, cosa fare. Poi, non so perché, mi sono trovato davanti a casa di Larissa. Ho suonato e lei mi ha aperto.
Troia.
Maestro, cosa...
Troia.
Non è come pensa... abbiamo solo parlato...
Troia.
Giuro, con lei non ho fatto nulla. Avevo solo bisogno del nuovo indirizzo di Lucrezia. Ha appena traslocato e non sapevo dove...
...krack...kabooom...rumble...
E vabbé, per un indirizzo... ma cosa fa? Nooo, lasci stare il premio... aiuto!
Perché invochi aiuto?
No, è che quando ha afferrato il premio ho pensato che...
I miei metodi di insegnamento non contemplano la sodomia punitiva. Piuttosto, quella sera hai poi incontrato anche Lucrezia?
No. Grazie alle indicazioni di Larissa sono stato a casa sua ma non c'era.
E non ti viene in mente dove avrebbe potuto essere?
No, perché? Dovrei saperlo?
Vedi, mio allievo, l'amore è quanto di più irrazionale esista al mondo. Conoscere cosa esso sia è irrilevante perché, quand'anche lo si potesse conoscere, non servirebbe a nulla. Nessuna teoria può ingabbiare l'irrazionalità perché se ciò fosse possibile, l'irrazionalità non sarebbe tale.
Mi sono perso. Cosa c'entra tutto ciò con Alina?
Sei proprio sicuro che giacesse con un uomo?
Certo. Beh, no. Non l'ho visto ma penso di si... insomma... credo...
Credi. Già. E Lucrezia non era in casa.
Ed è Alina che ha trovato casa a Lucrezia. Che stupido sono...
Non sei stupido, sei innamorato.
Già. Ma comunque Alina è una troia. E adesso cosa dico in giro? Gli amici mi prenderanno per il culo fino al ventitreesimo secolo.
Siccome ne sei innamorato chiamala escort.
Ma resta sempre una troia.
Certo, ma detto così sembra un mestiere e gli altri non ci troveranno nulla di male.
Lei ne sa una più del diavolo.

Saturday, November 6, 2010

Seni

Beh, si, insomma... tette!
Maestro, tutti i posti qui intorno sono pieni di tette, perché questo no?
E chi ti dice che non lo sia?
Ascolti, va bene che lei è un Maestro e io solo un allievo ma se qui ci fossero delle tette le assicuro che le avrei viste.
Appunto.
Appunto cosa?
Questo è un oscuro luogo, come pensi di vedere qualcosa?
Non vorrà tirar fuori ancora la storia del virtuale, vero? Perché le tette virtuali non funzionano. Si devono vedere e possibilmente palpare.
Appunto.
Ma... appunto che?
La spiegazione è già nelle tue stesse parole: le tette ci sono ma non puoi vederle perché questo è un oscuro luogo. Quanto al toccarle non è possibile poiché questo luogo si veicola solo per immagini.
Se ho capito bene qui sarebbe pieno di tette ma non le possiamo vedere perché è tutto nero né toccare perché internet non veicola il tatto.
Esatto. E la locuzione "veicola il tatto" dimostra che stai imparando.
Maestro, perché mi prende sempre per il culo?
Perché, come dice Uriel, c'è una comoda maniglia.
Mi pareva... aspetti, chi è Uriel?
Un Maestro.
Ed è stron... severo come lei?
Molto di più. Ma siamo profondamente diversi.
Perché?
Perché il suo luogo è chiaro, come il suo eloquio e il suo giudizio.
Quindi la le tette si vedono?
Beh... certo, è evidente.
Posso cambiare Maestro?
...krack...kabooom...rumble...
...krack...kabooom...rumble...
Scherzavo...

Monday, November 1, 2010

E se...

E' mattino presto a Palazzo Grazioli e Silvio Berlusconi si sta radendo. Lo specchio rimanda l'immagine di un uomo che egli stesso non vedeva da molto tempo.
L'Italia non lo sa ancora ma oggi sarà in scena per l'ultima volta.

O forse per la prima...

Ore 10:00, Palazzo Chigi, conferenza stampa del Presidente del Consiglio.
Grazie per essere venuti. Ho convocato questa conferenza stampa per comunicarvi alcune decisioni che ho preso.

Punto primo: avete vinto. Subito dopo questa conferenza stampa rassegnerò le mie dimissioni da Presidente del Consiglio e da ogni carica politica. Esse saranno irrevocabili e colgo l'occasione per ringraziare chi, nonostante tutto, mi ha votato nel corso degli anni.
Fermento in sala, incredulità, qualcuno incomincia a gioire dentro di sé.
Punto secondo: liberatomi da ogni impegno intendo dedicare il resto della mia esistenza a difendermi negli innumerevoli processi che mi sono stati intentati.
Una parte della sala, quella composta dagli osservatori più scaltri, piomba nel silenzio. Sanno che sta succedendo qualcosa e una vocina dice loro che non sarà piacevole.
Ovviamente, avendo come unico scopo della mia restante vita la difesa dalle accuse mossemi, intendo impiegare in essa tutti i mezzi a mia disposizione, a partire dall'intero mio patrimonio.
La vocina si fa più forte e una lama di gelo incomincia a scendere lungo alcune schiene.
Questo significa che mi avvarrò dei migliori avvocati esistenti al mondo, consulenti, periti ed informatori. In base alle loro competenze e qualora rilevino illeciti, abusi, errori, o semplici formalità errate nelle accuse e nei procedimenti a mio carico, provvederò a sporgere le dovute denunce...
Qualcuno incomincia a sudare.
... nei confronti dei responsabili siano essi magistrati, giornalisti, imprenditori, gruppi di potere o semplici cittadini. Altrettanto farò nei confronti di tutti gli attori dei processi dai quali risultassi assolto.
Inoltre preannuncio che intendo rendere noto ogni avvenimento, incontro o accadimento di cui abbia ancora memoria o del quale sia venuto a conoscenza affinché la magistratura possa procedere a vagliarne la rilevanza penale.
In sala c'è un silenzio tale da sentire la polvere che si deposita sui mobili. Tutti ricordano la famosa valigetta che Putin ha consegnato a Berlusconi.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Berlusconi lascia il podio e si avvia verso il Quirinale. I giornalisti sono impietriti. Nelle loro menti si accavallano le domande: "E' successo davvero?", "E adesso?", "Come reagirà il paese?"

Fuori dalla sala, in una remota località, un signore piccoletto con pochi capelli e un sorriso accattivante spegne il televisore, si affaccia alla finestra che dà sull'oceano e pensa:
E' così facile fregarli. Quel sosia mi sostituisce da più di dieci anni e nessuno che si sia accorto che ha il colore degli occhi sbagliato.

A cosa stai pensando, tesoro?

Niente di importante, Veronica. Solo mi piacerebbe sapere di quanto è aumentato negli ultimi dieci minuti il flusso negli scarichi dell'Italia che conta.