Thursday, October 18, 2012

I dubbi

Maestro io... io...
Toh, guarda chi si rivede. Ne è passato di tempo. Constato però che ancora non hai perso l'abitudine di non finire ciò che inizi. Ad esempio le frasi.
Si, ha ragione. Ma, vede, mi sono preso una pausa di riflessione.
Secondo te riflettere è un momento di pausa?
Che c'entra. Anche leggere è una pausa distensiva.
Dipende da cosa leggi ma, soprattutto, da quanto comprendi di ciò che leggi.
E' vero. L'altro giorno mi sono imbattuto in un termine strano... mi pare fosse pleona... pleonus... qualcosa del genere.
Pleonasmo?
Ecco, si. Proprio quello. Maestro cosa significa?
Tu cosa pensi che sia?
Di primo acchito direi una malattia, tipo la pleurite...
E di secondo acchito?
Beh, qualcosa che ha a che vedere con il sesso come l'orgasmo, l'onanismo...
E queste interpretazioni hanno attinenza con il contesto in cui era inserita la parola nel testo che stavi leggendo?
Direi di si. Anzi, adesso che ci penso...
Basta così. Non voglio sapere cosa tu stessi leggendo.
In realtà guardavo le figure.
Non avevo dubbi. Ma torniamo a noi: per quale motivo avevi bisogno di prenderti una pausa?
Beh, io... non so se posso...
Avanti, la sincerità è la chiave di tutto il sapere e l'umiltà ne è la porta.
Orpo, questa me la segno.
Allora?
Ehm... mi sono chiesto se ciò che avevo imparato non fosse già più che sufficiente per uno come me. Prima che si arrabbi, lo so che si dovrebbe sempre tendere a qualcosa di più ma...
Ma?
Ho la certezza che, anche con tutto il tempo che mi resta da vivere non riuscirei a diventare molto più di quello che sono adesso.
Mi ricordi la storia dell'umanità.
Ellapeppa! Addirittura?
Non montarti la testa. Vedi, l'umanità ha subito rapidi momenti di evoluzione seguiti da lenti e lunghi momenti di stasi in cui spesso è tornata indietro. Questi periodi di stasi hanno generalmente coinciso con tempi nei quali erano prevalenti le certezze. Che venissero dalla religione piuttosto che dalla magia o dalla supersizione, per non parlare della scienza stessa, non importa.
Beh, ma una volta raggiunta una certezza questa è... insomma, è certa. No?
No.
Potrebbe essere un po' meno conciso?
Si.
Ehm... io aspetto eh...
Sei sicuro di aver trovato una certezza solo quando l'averne compiezza ti apre infinite nuove domande a cui rispondere.
Ma non vale! Come sarebbe a dire? Uno fatica tanto per trovare una risposta e quando la trova gli fanno un sacco di altre domande?
Esatto.
Ma è masochismo.
No. E' l'evoluzione. I periodi di stasi di cui parlavo sono proprio quelli in cui la gente fa la considerazione che hai appena fatto.
Quindi per evolvere bisogna fare come l'asino con la carota.
Più o meno. Ma non sottovalutare il mio insegnamento: l'evoluzione di un popolo avviene attraverso i dubbi, non le certezze.
Mi sorge un dubbio...
Vedi che c'è speranza anche per te?
Non mi prenda in giro.
Ti pare che sia cosa consona ad un Maestro irridere l'allievo?
No... certo che no, scusi... dunque dicevo: io sono qui per imparare, giusto?
Si.
E imparare significa che con i suoi insegnamenti io riduco i miei dubbi, giusto?
Si.
Ma se l'evoluzione avviene avendo i dubbi, non è che lei togliendomeli sta rallentando la mia evoluzione?
Ripensa a quello che ti ho spiegato prima riguardo al raggiungere delle certezze.
Aspetti un momento... certo! Ma allora è una fregatura: per ogni dubbio che mi toglie me ne fa sorgere un fottio di nuovi. Ecco perché mi sento sempre inadeguato: non è colpa mia, è colpa sua!
Come volevasi dimostrare.
Dimostrare cosa?
La nascita delle religioni o, se vuoi chiamarle in altro modo, delle superstizioni. L'uomo non accetta di convivere con i dubbi e si ribella a chi lo mette nella condizione di non poter fare a meno di notarli. Il risultato è la ricerca di una figura che dia certezze invece che suscitare dubbi e la prima cosa che tale figura farà sarà di invocare la colpa di qualcuno per l'esistenza di ciò che non sia spiegabile. Se pensi al concetto di Dio e Satana o, se vuoi essere laico, al concetto di fortuna e sfortuna ti accorgerai che si adattano perfettamente.
Ooooooh...
Chiudi la bocca, che mi bagni il pavimento. La lezione per oggi è finita e non dimenticare che abbiamo un appuntamento.
Non sarà quello che penso, vero?
Ho già fatto posto sulla mensola.
Facevo bene a continuare la pausa di riflessione...