Monday, March 28, 2011

Tempi moderni

"La teoria è quando sappiamo come funzionano le cose ma non funzionano. La pratica è quando le cose funzionano ma non sappiamo perché. Abbiamo unito la teoria e la pratica: ora le cose non funzionano più e non sappiamo il perché."

                                                                               Albert Einstein
Ma non temete, c'è chi lo sa: il guru.

Wednesday, March 16, 2011

Dieci cose

Ha, ha... eh, eh, eh... mi scusi, Maestro, buon... buon giorno.
Per quale motivo sei così ilare quest'oggi?
Ma nient... scusi, niente non si dice lo so. Insomma, io... beh, stavo leggendo sul tablet una cosa e non riuscivo più a smettere di ridere.
Questo lo avevo notato. Di cosa si tratta?
E' un decalogo, scritto da Saviano.
Quello di Gomorra?
Proprio lui. Ha scritto le dieci cose per le quali, secondo lui, vale la pena di vivere.
E cosa ci sarebbe da ridere?
Non so come la pensi lei, ma a me il fatto che al primo posto ci sia la mozzarella di bufala e solo al nono fare l'amore...
Alina c'entra qualcosa con questa tua conclusione?
Ma... ma... no, cioè si, ma pensavo che...
Vedi, ti sembra così difficile credere che tra due godimenti materiali e passeggeri uno possa scegliere la gola invece del sesso?
Non fatico a crederlo, però mi sembra da cretini...
Perché? Prova a calarti in un'altra mentalità e cerca una ragione che giustifichi una scelta simile.
Ci sono! L'alternativa era tra un piatto di mozzarelle e Rosy Bindi. Saviano ha ragione!
Non dire scemenze. Se stiamo valutando la normalità non possiamo considerare dei casi limite.
Casi limite?
Esatto. Come chiameresti il fare sesso con la Bindi?
Orrore. Non riesco nemmeno a pensarlo...
Piuttosto, sentiamo: visto che ridi dei decaloghi degli altri perché non provi a darmi il tuo?
Il mio?
Avanti, dimmi quali sono per te le dieci cose per le quali valga la pena vivere.
Beh, aspetti... ci dovrei pensare un pochino...
Se ci devi pensare significa che non sono così importanti.
No, no... ci sono. Dunque, la prima...
Aspetta. In che ordine le metti? Dalla più importante alla meno o viceversa?
Dalla più importante. Dicevo, la prima è dormire sulla spiaggia con la testa dentro la maglietta bagnata di Alina e la guancia appoggiata alle sue tette.
Magari dopo aver fatto l'amore?
Certo. Vedo che anche lei...
Non trarre conclusioni affrettate. La mia era una osservazione tecnica: fare l'amore in presenza di sabbia può diventare un esperienza scabrosa.
Scabrosa?
Si. Per spiegare la cosa a tuo livello: hai presente la carta vetrata?
Ah, si. Sapesse che male...
Non mi interessano i particolari. Vai avanti.
La seconda è un hamburgher e patatine al fresco su di una terrazza eoliana a picco sul mare.
Hamburgher e patatine?
Certo, che c'è di meglio?
Il concetto di vino bianco fresco e filetto di branzino al timo non ti sfiora nemmeno, vero?
Maestro, mi illumini: cos'è il branzino? Un formaggio tipico del bergamasco?
Si, quello con il quale si fa la polentina taragnina.
Mi sta prendendo per il culo, vero?
Vai avanti. Al terzo posto cosa c'é?
Una sera ad ascoltare musica dal vivo.
Bravo. Un'orchestra sinfonica o un'opera lirica?
Veramente mi riferivo ad un bel concerto di roba pesante, birra e rutto libero...
Lo supponevo. Larissa mi ha raccontato delle tue performance quando giungi al terzo mas. Pare che una volta ti abbiano cacciato da un locale perché i tuoi rutti mandavano in larsen i microfoni della band che suonava.
Ehm... non creda a tutto quello che dice. Insomma... io...
Quarto posto?
Una serata con gli amici più stretti. Quelli con i quali si può lasciarsi andare...
Altra birra, rutti, imprecazioni...
E i fagioli con le cotiche.
Immagino il concerto.
Si, e anche i nervetti con le cipolle.
Che suppongo servano a rendere fruibile il concerto anche ai sordi attraverso l'olfatto.
Questa non l'ho capita. Comunque, al quinto posto c'è la moto.
Da solo o in compagnia?
Bella domanda. Da solo ti godi il gusto di guidare ma in coppia c'hai le tette che sfregano contro la schiena... non saprei. Lei che dice?
Io non ho una moto.
Se per questo nemmeno le tette nella schiena perché Larissa è una tavola da surf...
Larissa non ha bisogno di orpelli fisici per interessarmi.
Orpelli fisici? Le tette?
Continua.
Al sesto posto c'è la neve che scrocchia sotto gli sci mentre scendo da un pendio innevato ed ancora intonso.
Mi fa piacere che tu abbia usato un termine corretto come "intonso".
Si, l'ho letto poco fa a proposito di un barattolo di nutella che nessuno aveva ancora aperto... va bene, non mi guardi così. Al settimo posto c'è leggere.
Finalmente qualcosa di serio. Bene. E quale è l'ultimo libro che hai letto, esclusi quelli su cui dovresti studiare le mie lezioni?
Giulio coniglio e la renna Renata
E cosa sarebbe?
Beh, sa... Lucrezia ha una nipotina di due anni e io le leggo le storie...
Sei un caso irrecuperabile. All'ottavo posto?
La cucina. Mi piace cucinare.
E mangi hamburgher e patatine su una terrazza eoliana?
Cosa c'entra... io... mi diverto a inventare ricette. Anche se devo dire che Lucrezia, che mi sta dando lezioni, non è molto soddifatta della mia creatività.
Sarà soddisfatta da qualcosa d'altro...
Chi, io? Con Lucrezia? No, no: se lo venisse a sapere Alina mi farebbe fare la fine del cappone di Natale... quello che volevo dire è che il mio ultimo piatto, la lingua salmistrata al nero di seppia con granella di cocco non le è piaciuto molto.
Nono posto, che, per fortuna, abbiamo quasi finito...
Fare snorkeling sulla barriera corallina.
Finalmente qualcosa di normale.
E al numero dieci c'è pisciare, soprattutto quando è un po' che la tieni.
Spero non mentre fai snorkeling.
Si, lo so che fa un po' schifo ma è vero: è una soddisfazione, una liberazione, come un senso di... di...
Di?
Di libertà!
Bravo. La libertà. I tuoi dieci motivi per i quali valga la pena di vivere sono in realtà uno solo: la libertà di fare ciò che ti piace.
Vuole dire che sono stato qui a pensare a dieci cose per niente?
Esatto. Ed è il motivo per il quale non sei un Maestro: pensi al particolare quando potresti evitarlo passando ad un livello di astrazione più elevato.
Se ho capito bene, mentre io penso alle tette lei, essendo ad un livello di astrazione più elevato, si è già cuccato anche la figa e il culo?
Diciamo che hai usato un paragone volgare ma corretto.
Allora il burro che portava Larissa serviva per il livello di astrazione... no, va bene, me ne vado...

Tuesday, March 15, 2011

L'illusione

In questi momenti in cui sembra che tutti gli italiani si siano svegliati un mattino con in tasca una laurea in ingegneria nucleare, vorrei ricordare che non sempre ciò che sembra è poi la realtà.

Nemmeno quando appare talmente evidente da non lasciare dubbi.


Ebbene si: i riquadri A e B sono dello stesso colore

P.S. I San Tommaso della situazione possono caricare l'immagine in un programma di grafica, ritagliare un quadratino di A e trascinarlo su B.

Thursday, March 3, 2011

Il bigino d'oro

Più volte ho tessuto le lodi di Yossarian (London Alcatraz) quando mette mano alla penna virtuale e si lancia nelle sue narrazioni di storia ma oggi mi dà lo spunto per parlare di insegnamento.

In risposta ad uno dei tanti commenti che gli consigliavano di scrivere un libro, una sorta di bigino di storia, lui risponde che:
Guardate, per me la storia è come un romanzo di Salgari e mi piace raccontarla in questa maniera. Non a tutti piace, un sacco di gente dirà che banalizzo, ma a me piace così.
Beh, carissimo Yoss sta proprio in questo il valore di ciò che metti nei tuoi post: non è solo cosa scrivi, ma anche il come lo scrivi e, soprattutto, cosa non scrivi.

Ho sempre pensato che ogni argomento possa e debba essere affrontato in modi diversi a seconda dello scopo che ci si prefigge e che questo valga, a maggior ragione, per la cultura.

La storia non fa eccezione: il compito della scuola dovrebbe essere quello di dare una visione d'insieme degli argomenti che parta da quelli principali e li affini attraverso più passaggi successivi, ognuno più profondo.

Il numero e la profondità di tali passaggi sarà relaitvo al settore scelto, di più per gli studi umanistici, di meno per quelli scientifici ma una cosa deve essere costante: i livelli uguali per tutti, cioè i primi, dovrebbero essere in grado di lasciare una conoscenza, sebbene di base, corretta e che si ricordi per tutta la vita.

Questo, però, non può essere realizzato attraverso un insegnamento che pretenda di dare tutto e subito. Rileggete il post di Yoss: alla fine avrete un quadro chiaro e sufficiente per capire la situazione, non vi sarete annoiati e, ci scommetto, ve lo ricorderete per sempre. Certo, mancano tanti particolari, volendo approfondire ci sono milioni di cose da aggiungere ma nessuna di queste è essenziale per la comprensione del quadro storico.

In questo Yoss è ingeneroso con se stesso: i tanti che pensano il suo sia un banalizzare la storia, sono coloro che le stesse cose le direbbero in almeno 50 pagine di libro, zeppe di particolari tutti corretti e doverosi, per carità, ma che sviano l'attenzione, nascondono il quadro generale, annoiano e, alla fine, fanno si che uno non si ricordi nulla o non capisca di cosa si stia parlando.

La storia deve essere un romanzo di Salgari quando te la spiegano la prima volta. Solo in questo modo può rimanertene impressa la traccia, come se fosse lo scafo di una nave. Le sovrastrutture e l'addobbo vengono dopo e solo quando lo scafo galleggia.

Yoss, non mi importa di cosa pensino gli "intellettuali" del tuo modo di scrivere, so solo che vorrei che mia figlia potesse avere un professore di storia in grado di raccontargliela come fai tu.