Saturday, November 6, 2010

Seni

Beh, si, insomma... tette!
Maestro, tutti i posti qui intorno sono pieni di tette, perché questo no?
E chi ti dice che non lo sia?
Ascolti, va bene che lei è un Maestro e io solo un allievo ma se qui ci fossero delle tette le assicuro che le avrei viste.
Appunto.
Appunto cosa?
Questo è un oscuro luogo, come pensi di vedere qualcosa?
Non vorrà tirar fuori ancora la storia del virtuale, vero? Perché le tette virtuali non funzionano. Si devono vedere e possibilmente palpare.
Appunto.
Ma... appunto che?
La spiegazione è già nelle tue stesse parole: le tette ci sono ma non puoi vederle perché questo è un oscuro luogo. Quanto al toccarle non è possibile poiché questo luogo si veicola solo per immagini.
Se ho capito bene qui sarebbe pieno di tette ma non le possiamo vedere perché è tutto nero né toccare perché internet non veicola il tatto.
Esatto. E la locuzione "veicola il tatto" dimostra che stai imparando.
Maestro, perché mi prende sempre per il culo?
Perché, come dice Uriel, c'è una comoda maniglia.
Mi pareva... aspetti, chi è Uriel?
Un Maestro.
Ed è stron... severo come lei?
Molto di più. Ma siamo profondamente diversi.
Perché?
Perché il suo luogo è chiaro, come il suo eloquio e il suo giudizio.
Quindi la le tette si vedono?
Beh... certo, è evidente.
Posso cambiare Maestro?
...krack...kabooom...rumble...
...krack...kabooom...rumble...
Scherzavo...

4 comments:

  1. Il concetto di tetta che lurka nell'oscurità andrebbe approfondito perchè ha un suo qualcosa di sinistramente allettante...

    Cordialità

    Attila

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  2. @Attila

    Occorre aspettare che internet possa trasmettere anche il tatto e allora...

    Certo, però c'è il rischio che poi veicoli anche l'olfatto e, a questo, non sono pronto.

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  3. La spiegazione è già nelle tue stesse parole: le tette ci sono ma non puoi vederle perché questo è un oscuro luogo. Quanto al toccarle non è possibile poiché questo luogo si veicola solo per immagini.

    Scusa Late, ma non e' che il Maestro mi sta diventando un po' post-moderno?

    Cio' e' preoccupante. Per l'allievo obviously.

    :-)

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  4. @Yoss

    Mah, penso che l'allievo sia più preoccupato di capire se intorno a lui ci siano veramente delle tette che non riesce a vedere...

    P.S. ed OT: la protagonista dell'ultimo libro di Melissa p. si chiama Larissa. Ricorda niente questo nome? ;-)

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