Maestro, perché quando scelgo una pèsca trovo sempre quella con il nocciolo rotto?
Perché non sei un Maestro.
Mi sembrava... e sarebbe?
Ti manca l'arte del discernimento, la capacità di cogliere il meglio delle cose e scartare il peggio.
Vuole dirmi che lei è in grado di prendere a colpo sicuro da un cesto di pesche quella che ha il nocciolo intatto?
Certo.
Si, vabbeh... pure la vista ad infrarossi adesso...
La tua mancanza di fede sarà la tua rovina. Non dimenticare che sei qui per imparare e
non per mettere in discussione il tuo Maestro. Comunque, nel caso, non si tratterebbe di
infrarossi visto che le differenze di temperatura non hanno alcuna influenza sul processo
di scelta.
E allora come si fa?
Occorre occhio, tatto, olfatto e la capacità di coordinare i messaggi provenienti da questi sensi.
Ne so quanto prima...
Certo che ne sai quanto prima. Hai gli occhi, le mani e il naso ma non ti ho ancora spiegato come usarli.
Mi illumini, Maestro, la prego.
Il vero segreto sta nella scelta. Quando hai una pèsca in mano devi decidere se il suo nocciolo
sia rotto o intero. Se avrai scelto bene troverai soddisfazione. Se, al contrario, avrai scelto male
l'insoddisfazione ti sarà da guida veso la luce di una scelta migliore.
Questo è uno di quei momenti in cui mi assale l'impressione che mi stia prendendo
per il culo. Se ho capito bene mi sta dicendo che se ne becco una rotta devo ritentare finché non
ne troverò una intera. Grazie, ma fin qui ci arrivavo da solo...
Come sempre non riesci a cogliere completamente il mio messaggio. Senza tenacia non si possono
raggiungere gli obiettivi e senza l'impegno non si migliora. Ma, soprattutto...
Soprattutto? Non mi tenga sulle spine, Maestro...
Soprattutto, se non ritenti, io non ho chi mi tolga dal cesto le pèsche con il nocciolo rotto.
Quindi, la sua capacità di scelta è solo una questione di culo, influenzata
dal fatto che io mi becchi tutte quelle rotte.
Non ti permetto di parlarmi in questo modo. La mia non è fortuna ma massimizzazione delle
probabilità favorevoli tramite la traslazione ad altro ente di quelle sfavorevoli.
La fortuna a lei e la sfiga a me.
Ad ognuno il suo, secondo necessità.
Beh... con Alina, almeno, mi è andata bene. Mica tutti i giorni capita di
cogliere nel cesto una pèsca che assomiglia a Megan Fox con le tette della Bellucci...
...krack...kabooom...rumble...
Sapevo che avrebbe fatto effetto. He he he...
Pare solo a me, oppure l'allievo sta cominciando a scalfire qualche certezza zen del maestro?
ReplyDeleteCordialità
Attila
@Attila
ReplyDeleteNon è l'allievo, è la gnocca.
Al mio paese si dice: "La tira piò la pòta de ona mandria de cavai chi trota" = "è più efficace un organo genitale femminile di una mandria di cavalli che trottano" (ma più volgare...)
l'allievo si sta prendendo un po' troppa confidenza e non è che magari si è preso anche una malattia venerea?
ReplyDelete@leftheleft
ReplyDeleteLe tipe che assomigliano a Megan Fox con le tette della Bellucci non hanno per definizione malattie veneree. Non sudano, non gli puzza l'alito, hanno i capelli a posto anche a mach 2 col finestrino aperto e financo non gli puzzano i piedi scalzi dentro gli Ugg a luglio.