Maestro, qual'è il senso della vita?Dipende da dove la guardi ma, in realtà, conoscerlo è irrilevante.
Non ho capito, Maestro.Certo che non hai capito, altrimenti saresti tu il Maestro.
Questo, invece, l'ho capito subito.Perché è un concetto al tuo livello.
Non è un complimento, vero?Bravo, continua così.
Tornando al senso della vita...Immagina la tua esistenza come se fosse una vite che ruota in un dado fissato al tuo destino.
Seguendo il passo del suo filetto essa si sposta in una direzione predeterminata dal senso di rotazione e dalla posizione del dado.
Anche la sua durata è predeterminata e dipende dalla lunghezza della vite e dalla velocità di rotazione.
Tu sei la vite: hai forse modo di modificare la posizione del dado in cui ruoti, la tua lunghezza o la velocità di rotazione impressati dal cacciavite?
Qualcosa mi dice che la risposta sia no.Esatto.
In quest'ottica il senso della vita è il motivo per il quale chi impugna il cacciavite ti sta avvitando nel dado. Credi che conoscerlo cambi qualcosa?
Presumo di no.Esatto.
Maestro ma perchè ha detto che il senso della vita dipende da dove la guardi?Perché una vite che gira se la guardi da sopra gira in un senso, se la guardi da sotto gira in un altro senso ma sempre nella stessa direzione si sposta. Il senso è irrilevante.
Perché ho l'impressione che mi stia prendendo per il culo?Perché per arrivare a certi concetti occorre un aiuto.
Il suo, Maestro?Si, anche. Ma per te occorrerebbe un rinforzino di Pejote.
Magari dopo, preferisco arrivarci da solo. Quindi, Maestro, non abbiamo influenza sul nostro destino, tutto è predeterminato?No. In quanto vite puoi adoperarti per girare nel dado con più o meno facilità.
Quindi posso decidere di incriccarmi e non morire mai...No. In questo caso chi tiene il cacciavite tira un bestemmia, cioè impreca contro se stesso, e incomincia ad usare un avvitatore. E fa molto male.
Sono sempre più convinto che al mondo la posizione migliore sia quella seduta...
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