Thursday, March 3, 2011

Il bigino d'oro

Più volte ho tessuto le lodi di Yossarian (London Alcatraz) quando mette mano alla penna virtuale e si lancia nelle sue narrazioni di storia ma oggi mi dà lo spunto per parlare di insegnamento.

In risposta ad uno dei tanti commenti che gli consigliavano di scrivere un libro, una sorta di bigino di storia, lui risponde che:
Guardate, per me la storia è come un romanzo di Salgari e mi piace raccontarla in questa maniera. Non a tutti piace, un sacco di gente dirà che banalizzo, ma a me piace così.
Beh, carissimo Yoss sta proprio in questo il valore di ciò che metti nei tuoi post: non è solo cosa scrivi, ma anche il come lo scrivi e, soprattutto, cosa non scrivi.

Ho sempre pensato che ogni argomento possa e debba essere affrontato in modi diversi a seconda dello scopo che ci si prefigge e che questo valga, a maggior ragione, per la cultura.

La storia non fa eccezione: il compito della scuola dovrebbe essere quello di dare una visione d'insieme degli argomenti che parta da quelli principali e li affini attraverso più passaggi successivi, ognuno più profondo.

Il numero e la profondità di tali passaggi sarà relaitvo al settore scelto, di più per gli studi umanistici, di meno per quelli scientifici ma una cosa deve essere costante: i livelli uguali per tutti, cioè i primi, dovrebbero essere in grado di lasciare una conoscenza, sebbene di base, corretta e che si ricordi per tutta la vita.

Questo, però, non può essere realizzato attraverso un insegnamento che pretenda di dare tutto e subito. Rileggete il post di Yoss: alla fine avrete un quadro chiaro e sufficiente per capire la situazione, non vi sarete annoiati e, ci scommetto, ve lo ricorderete per sempre. Certo, mancano tanti particolari, volendo approfondire ci sono milioni di cose da aggiungere ma nessuna di queste è essenziale per la comprensione del quadro storico.

In questo Yoss è ingeneroso con se stesso: i tanti che pensano il suo sia un banalizzare la storia, sono coloro che le stesse cose le direbbero in almeno 50 pagine di libro, zeppe di particolari tutti corretti e doverosi, per carità, ma che sviano l'attenzione, nascondono il quadro generale, annoiano e, alla fine, fanno si che uno non si ricordi nulla o non capisca di cosa si stia parlando.

La storia deve essere un romanzo di Salgari quando te la spiegano la prima volta. Solo in questo modo può rimanertene impressa la traccia, come se fosse lo scafo di una nave. Le sovrastrutture e l'addobbo vengono dopo e solo quando lo scafo galleggia.

Yoss, non mi importa di cosa pensino gli "intellettuali" del tuo modo di scrivere, so solo che vorrei che mia figlia potesse avere un professore di storia in grado di raccontargliela come fai tu.

9 comments:

  1. Late, una sola parola : grazie. Credo che tu abbia capito perfettamente quel che cerco di ottenere.

    Non mi interessa fare sfoggio di cccultura, ma semplicemente raccontare una storia: perche' la Storia, scusa il gioco di parole , e' una storia.

    Questo e' cio' che conta e l'apprezzamento di persone come te, assai piu' qualificate del sottoscritto ( che non e' nemmeno laureato), mi fa davvero un immenso piacere.

    Voglio solo divertire e interessare, e per fortuna ci riesco.

    La storia deve essere un romanzo di Salgari quando te la spiegano la prima volta. Solo in questo modo può rimanertene impressa la traccia, come se fosse lo scafo di una nave. Le sovrastrutture e l'addobbo vengono dopo e solo quando lo scafo galleggia E un'altra

    Esatto, e queste parole te le rubero' (citandoti ovviamente ;-) )

    Yoss, non mi importa di cosa pensino gli "intellettuali" del tuo modo di scrivere, so solo che vorrei che mia figlia potesse avere un professore di storia in grado di raccontargliela come fai tu.

    Be', questo mi fa davvero arrossire: e' davvero un gran complimento.

    PS Naturalmente, non sono all'altezza del Maestro, ma so che lui e' molto comprensivo e capira'.

    PS II. Il Maestro e' ancora in contatto con Beyonce'? Se si' mi piacerebbe uscirci a cena. non con il Maestro ovviamente...

    ;-)

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  2. @Yoss

    Non credere che io sia più qualificato di te. La mia cultura è molto verticalizzata e in storia e letteratura tra qualche anno mi matterà anche mia figlia.

    Il maestro non è più in contatto con Beyoncé da quando ha scoperto che si chiama Knowles anziché Knowledge come lui credeva...

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  3. Ahhh, concordo su tutto.
    Tant'e' che appena letto l'articolo di Yoss ho pensato "Ah - che figata - per la prima volta leggo qualcosa di storia che nonostante sia antologizzato (passatemi il termine) e' anche interessantissimo e ben scritto."

    E questo - per uno come me che in storia e' ignorante - e' come manna dal cielo.

    PS: mi spiace per la storiaccia di Beyoncé :\

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  4. Sono d'accordo e anch'io leggo con molto piacere (anche senza commentare) i discorsi storici di Yoss, ma dove sarebbero questi "intellettuali" che criticano il suo modo di scrivere? Io penso che in molti ambiti sarebbe molto apprezzato, invece... oh, sarà che sono abituato male io, per carità.

    PS/OT
    Comunque Eco è VERAMENTE alla frutta. Come si è ridotto male...

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  5. @Odysseus

    Beh, un esempio l'hai tra coloro che hanno commentato il suo post: quello che gli dava del copiaincollatore.
    Dici che non è un intellettuale?
    Infatti io avevo messo la parola tra virgolette ma non credere, se mai Yoss dovesse scrivere un libro, quelli veri gli riserverebbero lo stesso trattamento che hanno riservato a Montanelli.

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  6. Come si racconta la storia è decisamente ciò che fa la differenza

    "La storia deve essere un romanzo di Salgari quando te la spiegano la prima volta. Solo in questo modo può rimanertene impressa la traccia, come se fosse lo scafo di una nave. Le sovrastrutture e l'addobbo vengono dopo e solo quando lo scafo galleggia."

    dovrebbero inciderlo all'ingresso delle scuole, aspetto la 2° parte,ma forse dovrei scriverlo sul tuo blog?

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  7. @magiupa

    Che aspetti la seconda parte è meglio tu lo scriva sul blog di Yoss.

    Quanto alla mia frase ritengo che valga non solo per la storia. Ho avuto la fortuna di avere un professore di fisica alle superiori (ITIS) che ne era l'esempio vivente. Al Politecnico non ho dovuto fa altro che approfondire un po' ma l'esame di Fisica I era già pronto.

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  8. "Infatti io avevo messo la parola tra virgolette ma non credere, se mai Yoss dovesse scrivere un libro, quelli veri gli riserverebbero lo stesso trattamento che hanno riservato a Montanelli."

    E' proprio il "quelli" che non mi torna: io tutta questa compattezza di grigiore nel mondo accademico la vedo, sì, ma non così pervasiva e totalizzante. Anzi, ultimamente mi è capitato di seguire un caso diametralmente opposto a quello che hai lamentato: un professore di storia contemporanea si è permesso qualche perplessità sul Benigni esaltato per Mameli.

    Lo hanno tacciato di "intellettualismo", "accademia", "non parli al popolo" eccetera. Ed era sul Manifesto, eh: i commentatori dovrebbero essere degli sbrocchers che vanno in sollucchero per l'intellettualismo. Per inciso, di intellettualistico c'era poco, secondo me.

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