Wednesday, January 12, 2011

L'ignorante 2.0

Buongiorno Maestro e buon anno.
Se sarà buono te lo dirò quando potrò saperlo, cioè alla fine.
Sempre gentile lei. Era solo un augurio.
Cos'è l'oggetto che reggi nella mano?
È un tablet. Me lo sono regalato per Natale. Adesso ho sempre con me tutte le informazioni che mi servono.
Questo ti fa sentire più sapiente?
Certo. Google, Wikipedia, blog, giornali...
Quindi sei passato dall'essere un semplice ignorante ad essere un ignorante 2.0.
Ma... come sarebbe?
Vedi, le informazioni, che nel tuo caso sono più correttamente nozioni, sono solo un ingrediente del sapere. Poi ci vuole la ricetta e, soprattutto, il cuoco.
Ma come, se ho un dubbio adesso trovo la risposta.
Certo. Ma non la capisci.
In che senso?
Se la risposta che cerchi è solo una nozione allora hai ragione. Ma questo non è sapere, è cultura. O meglio, nozionismo. Anche un animale può essere addestrato a rispondere correttamente ad un quesito che abbia come risposta una nozione.
Un animale?
Se chiedo la data di nascita di Cavour, la scrivo su una lavagnetta con altre a caso e, sotto quella corretta, metto una banana anche uno scimpanzé mi tocca quella giusta.
Ogni riferimento al fatto che il mio tablet si debba toccare per ottenere risposte è, presumo, involontario vero?
Esatto.
Mi sembrava...
Comunque, tornando alla metafora della cucina, così come gli ingredienti sono un componente necessario ma non sufficiente per la riuscita di un piatto, le nozioni sono solo la base di un ragionamento. Il sapere consiste nell'elaborare le nozioni al fine di ottenere risposte complesse.
Beh, ma mi sembra che più nozioni si abbiano e meglio sia.
Se in una zona metti un supermercato più grande o negozi con ingredienti di qualità migliore non aumenta il numero di persone che mangia piatti più buoni ma solo il costo del pasto.
E perché?
Un buon cuoco ottiene buoni piatti anche con ingredienti scarsi. Un pessimo cuoco ottiene pessimi piatti anche con ingredienti buoni. Il supermercato più grande o i negozi di qualità non modificano la bravura dei cattivi cuochi.
Quindi, secondo lei, il mio tablet non serve a nulla?
Non ho detto questo. Ma solo che la sapienza non risiede nella nozione ma nella capacità di elaborare la stessa. In quest'ottica l'accesso rapido e ubiquo alle informazioni è di estrema importanza ed arricchimento solo se chi vi accede sa come utilizzarle.
Gli ignoranti 2.0 chi sono, allora?
Sono quelli che credono che basti leggere Wikipedia per avere le risposte ed essere un esperto in qualsiasi campo.
Beh, però si trovano tante risposte in rete...
E molte più domande.
Orpo...
Come in ogni cosa occorre equilibrio. E umiltà.
Senti chi parla di umiltà...
L'umiltà non è minimizzare ciò che si è ma evitare di credersi ciò che non si è.
Oooooh...
Chiudi la bocca che sbavi sul vetro del tablet.
Mi scusi.
Vedi, l'accesso a montagne di informazioni è sicuramente una cosa positiva ma va evitato l'errore di credere che ciò ci renda automaticamente più sapienti. In tal senso andrebbe accompagnato da una robusta dose di educazione al corretto uso delle stesse. Ma ciò non sta avvenendo perché la tecnologia corre più veloce di quanto l'educazione possa fare.
Maestro, mi illumini: cosa devo fare del mio tablet?
Tienilo a portata di mano, usalo per integrare ciò che ti dico, per fare ricerche personali, anche per verificare ciò che dico, se te la senti... ma non dimenticare che il vero sapere risiede solo nel riconoscere i tuoi limiti.
I miei limiti?
Si. L'avere a disposizione tutto lo scibile medico attraverso la rete non fa di te un chirurgo. Ma un chirurgo con a disposizione tutto lo scibile medico attraverso la rete è un medico migliore.
Grazie, Maestro. Certo che da adesso in poi non può più sbagliare...
Io non sbaglio mai. Semmai sbaglia la rete.
Umiltà, vero? Noooo, lasci stare il premio. Me ne vado...

6 comments:

  1. Ehm... ma se contraddico il maestro riguardo gli ingredienti che se sono di una qualità troppo scarsa nemmeno il miglior cuoco dell'universo li può rendere accettabili in una qualsiasi ricetta, cosa succede?

    Non so perchè, ma ho un brutto presentimento...

    Cordialità

    Attila

    ReplyDelete
  2. Lode al Maestro.
    Senza una adeguata preparazione il tablet si trasforma in un tablet del cesso.

    ReplyDelete
  3. @Attila

    Ho posto la questione al Maestro e mi ha risposto in questo modo:

    "Un bravo cuoco avrebbe riconosciuto l'inusabilità degli ingredienti prima di annunciare il tal piatto.
    Se non gli fosse stato possibile, ad esempio perché altri avessero annunciato il piatto a sua insaputa, avrebbe saputo come non usarli e far apparire come se ci fossero stati lo stesso."

    ReplyDelete
  4. @leftheleft

    Del resto c'è chi si connette alla rete internet e chi alla rete fognaria. In quest'ultimo caso la tablet del cesso non è altro che l'interfaccia di accoppiamento.

    ReplyDelete
  5. Lode al tablet: tutto il porno di internet sempre con te.

    rdv

    ReplyDelete
  6. @rdv

    Ho il sospetto che se "internet was made for porn", il "tablet was made to view porn"...

    ReplyDelete