Saturday, October 9, 2010

Gli ignoranti

Maestro, come si conserva il sapere?
Tramandandolo attraverso l'insegnamento.
Quindi io sarei il suo backup?
Non esageriamo. Un backup è una copia completa dell'originale. In te c'è, forse, il contenuto del mio mignolo del piede.
Grazie, sempre molto gentile...
Non prendere per offese ciò che sono invece insegnamenti. Se non ti spronassi continuamente mettendoti di fronte alla tua ignoranza non avresti la costanza per continuare.
Invece così mi viene voglia di mandarla a...
Non ti permettere. Sai a cosa vai incontro se non completi il tuo ciclo di studi.
Si, si, lo so. Ma torniamo a noi: come è arrivato fino a lei il sapere?
Vedi, si tende a pensare che nel corso della storia la cultura sia additiva. Una nuova conoscenza si sommerebbe alle precedenti in un continuo che cresce sempre più. In realtà la conoscenza ha subito dei momenti di arresto se non veri e propri regressi.
Oh bella. Vuole dirmi che ad un tratto tutti si sono dimenticati di qualcosa che sapevano?
Beh, se ci pensi non è così sorprendente in società che tramandavano il sapere per via orale. O, in tempi più recenti, attraverso biblioteche uniche ed irripetibili. Quando una di queste andava a fuoco si perdeva tutto il sapere in essa custodito.
Caspita. E poi cosa succedeva?
Succedeva che si dovesse tornare da capo. A tal proposito vorrei raccontarti la storia di Jean Marie Default.
Chi?
Jean Marie Default, un matematico le cui teorie sono giunte ai nostri giorni in modo molto incompleto proprio perché l'abbazia in cui lavorò andò a fuoco dopo la sua morte causando la perdita di tutto il suo lavoro.
Sai che perdita...
Una grandissima perdita. Da quel poco che sappiamo aveva sviluppato la teoria della luna storta che, per le conoscenze dell'epoca, era assolutamente rivoluzionaria.
Ma di questo ti parlerò dopo. Dunque, devi sapere che Jean Marie Default era un Abate...
Coltivava pere?
A volte vorrei... lasciamo perdere. Dicevo, Jean Marie Default era l'Abate dell'abbazia di Quantum-Leap. L'abbazia sorgeva sulle terre di Lord Sinclair, un signorotto tracotante ma, a suo modo, geniale che spesso entrava in conflitto con padre Default. Questi conflitti, peraltro per questioni banali, divennero sempre più frequenti finché, un giorno, un frate osò dire che l'Abate era più ferrato di Lord Sinclair nel calcolo computazionale.
Esistevano già i computer?
Certo, e andavano a carbonella. Ti sembra una domanda intelligente? O vuoi dirmi che non ti ricordi cosa sia il calcolo computazionale?
No no, lo ricordo, lo ricordo... vada avanti, la prego...
Lord Sinclair si offese e assoldò un famigerato bandito dell'epoca affinché il giorno di Natale del 1024 k.b. uccidesse il figlio segreto dell'Abate, Vic, 20 anni proprio quel giorno.
Urca, e poi?
Di tale bandito, che si faceva chiamare Spectrum, si conosce poco. Si sa, invece, con certezza che a salvare il figliolo fu l'intervento della madre, Lady Ada Lovelace, che, con la sua avvenenza, riuscì a conquistare la fiducia e i servigi del vecchio Commodoro di corte.
C'è pure il Commodoro...
Esatto. Nonostante i suoi 64 anni, il Commodoro riunì la sua vecchia ciurma, i Nerds di Cupertino, e, grazie al loro aiuto, liberò il giovane Vic.
Figo... e come è finita?
É finita che, dopo un po' di tempo, arrivò il Signore dei Cancelli e tutto cambiò. Se per il meglio o per il peggio, non lo si è capito nemmeno oggi ma si sa che la ciurma del Commodoro si trovò un nuovo capo, un tizio anche lui di Cupertino famoso per aver addentato una mela a strisce.
Newton...
Newton?
Si, quello che... ah no. Ha ragione, Newton è quello a cui cadde in testa.
Comunque, come dicevo, tempo dopo la morte di Jean Marie Default l'abbazia andò a fuoco e con essa tutti i manoscritti dell'Abate. Si credeva di aver perso tutto il suo lavoro, compresa la famosa teoria della luna storta.
Invece?
Invece, un matematico rivale dell'Abate, di nome Erik Setup, aveva una copia privata di alcuni dei suoi scritti su cui stava lavorando per confutarne le tesi. Con l'aiuto fondamentale di una archivista francese, Madame De Recovery, riuscì a riportare alla luce parte del lavoro di Default che ora è conservato presso il museo Ultrium di Ulm.
C'è anche la famosa teoria?
Esattamente.
E di cosa tratta? Sono curioso...
La formulazione non è completa ma pare fosse uno dei primi tentativi per trovare una spiegazione al fatto che, mano a mano che la luna passa dalla fase piena a quella nuova, oltre a diventare una falce si inclini.
Si inclina?
Quando la luna non è piena la punta superiore è allineata con quella inferiore?
Beh, no. Accidenti non ci avevo mai fatto caso...
Appunto. Inoltre questa teoria sembra sia alla base del detto usato ancora oggi per indicare una persona di malumore. Non si dice forse che "ha la luna storta"?
È vero, ma cosa c'entra l'Abate e la sua teoria?
All'epoca la notte era buia non essendoci altra fonte di luce che lanterne, torce e fuochi. Viaggiare o lavorare di notte era difficile. Quando la luna era piena, però, si poteva contare su questa fonte luminosa che rendeva il tutto più facile. Ovviamente, mano a mano che la luna usciva dalla fase piena, tale luce veniva meno e questo non piaceva alla gente che diventava di malumore. Da qui la "luna storta".
Ohhh... questa è una delle sue migliori lezioni.
La vera lezione la imparerai quando andrai in camera tua e farai alcune ricerche sui personaggi di questa storia.
Sento che c'è la fregatura...
Esatto. Scoprirai quanto è facile darla a bere agli ignoranti e quanto pericoloso sia esserlo.
Lo sapevo... mi ha preso per il culo un'altra volta.

P.S. grazie a Uriel per aver inventato il matematico Jean Marie Default.

2 comments:

  1. Non so perchè, ma mi aspettavo anche l'arrivo dell'archivista Gugòl all'interno del racconto...

    Cordialità

    Attila

    ReplyDelete
  2. @Attila

    Devi sapere che Erik Setup era un famoso porcone e, potendo scegliere con chi lavorare tra Madame De Recovery e Maurice Gugòl, non ebbe dubbi.

    C'è da dire che anche la De Recovery non è che fosse proprio una santa...

    ReplyDelete