La piccola vicenda personale da cui scaturisce il tutto la trovate qui ma riassumo a grandi linee. Mio padre, per errore, si trova con la tessera sanitaria regionale CRS bloccata sia nel PIN che nel PUK. Il call center della Regione Lombardia correttamente ci dice che va richiesta una nuova tessera ma il problema sorge allo sportello della ASL di competenza dove il personale non capisce il problema, fornisce informazioni errate e conclude con la emblematica frase:
Ma, scusi, in fin dei conti a lei che funzioni il PIN a cosa le serve?Come potete notare dalla distanza tra i post è passato un po' di tempo dovuto ad un viaggio all'estero di mio padre che solo oggi è potuto tornare allo sportello dell'ASL per rifare la tessera. Del resto non aveva alternative perché gli avevano detto che avrebbero ritirato la tessera e non poteva andare all'estero senza.
La persona allo sportello di oggi, però, sembra di un altro pianeta rispetto a quella della scorsa volta. Non credo che in Regione leggano questo blog quindi ritengo si tratti di una coincidenza, fatto sta che risolve il problema in un battibaleno.
Mio padre si presenta e dice che ha la tessera con PIN e PUK bloccati. L'operatrice riconosce subito il problema e, correttamente, risponde che occorre rifare la tessera.
A questo punto, però, mio padre le fa presente che tra due settimane dovrà recarsi di nuovo all'estero e che non può andarci senza la tessera. La risposta è immediata: non c'è problema perché la tessera gli viene restituita subito. Ovviamente da questo momento è valida solo come codice fiscale ma vengono stampati contestualmente alla richiesta di duplicato due documenti: uno è la tessera sanitaria provvisoria in forma cartacea con la stessa validità di quella definitiva e l'altro è una certificazione che è in corso la pratica per la sostituzione della CRS. Il tutto valido anche all'estero.
Prende la tessera di mio padre, la inserisce nel suo lettore e in pochi istanti escono stampati i due documenti e viene confermata la richiesta di duplicato. La nuova tessera arriverà direttamente a casa.
Tempo necessario: meno di dieci minuti, comprese le spiegazioni.
Come sempre, è l'essere umano il fattore chiave di una catena tecnologica.
Nel bene e nel male.
P.S. il tag "vadavialcul" è solo per fare in modo che questo post appaia insieme all'altro ma, ovviamente, non è appropriato.
Ommioddio, vorresti dire che ci sono degli Statali che lavorano bene e degli Statali che lavorano male? Guarda che se lo provi solo a pensare la Camusso fa la faccia brutta...
ReplyDeleteCordialità
Attila
Non solo l'ho pensato ma l'ho detto e pure scritto.
DeleteAiuto, la Camusso no!
Solo una domanda, Attila: ho qualche problema ad immaginare come possa la Camusso fare una faccia bella.
Deletee la cosa bella è che, probabilmente, chi lavora bene prende lo stesso stipendio di chi lavora male
ReplyDeletepenso tu possa togliere il probabilmente. Se il loro premio di produttività funziona come la nostra contrattazione di secondo livello, l'eventuale premio maturato raggiungendo l'obiettivo deve essere equidistribuito tra tutti i dipendenti.
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