Friday, April 1, 2011

Scie feromoniche


UPDATE

Ci siete cascati, vero?
Lo so, lo so. Adesso direte che l'avevate capito subito che si trattava di un pesce d'Aprile.
Come, del resto, dicono tutti. Dopo.
Ringrazio gli sturmi che hanno contribuito con i loro commenti ad arricchire questa piccola auto-zingarata e vi assicuro che tutto ciò che è scritto in questo post e nei commenti è inventato.
Beh, per quanto ne sappiamo, ovviamente...


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Come ho scritto in altri post, in passato mi sono occupato di intelligence. Oggi vi voglio raccontare una cosa di cui venni a conoscenza e che, seppure indirettamente, ha a che fare con una delle tesi complottiste che più va di moda: le scie chimiche.

Personalmente non credo a queste fantomatiche scie per svariati motivi che ora non mi va di riproporre. Ma c'è qualcosa di peggio e molto meno discusso del quale sono venuto a conoscenza direttamente quando lavoravo al C.I.C.A.D.A., durante la guerra fredda.

Dovete sapere che a quei tempi si era alla ricerca di un modo per attivare le spie dormienti. Queste erano essenzialmente persone normali che venivano, per così dire, programmate a livello inconscio per eseguire un compito. Veniva poi loro cancellata coscienza di esso e lasciato un recettore in grado di riattivare non solo la memoria ma anche lo stimolo ad agire. Insomma, degli automi programmati con un codice di attivazione.

Il problema era però far giungere alla spia il codice di attivazione.

Dovendo, questo, solo sbloccare una azione preprogrammata di fatto poteva essere un segnale mandato ad uno qualsiasi dei sensi: una immagine, un suono e anche, e veniamo al nostro caso, un profumo.

Fin qui nulla di particolare: una bella donna passava con il profumo giusto e il dormiente si attivava, portando a termine la missione.

A questo punto ci fu qualcuno che propose di studiare un sistema che fosse in grado non solo di attivare una azione preprogrammata in una spia opportunamente preparata, ma che potesse stimolare uno dei nostri istinti innati in un soggetto qualunque non programmato.

Il più semplice di tali istinti è quello omicida che è presente anche nelle persone più tranquille sottoforma di istinto di sopravvivenza.

In pratica si cercava di creare il killer perfetto: uno sconosciuto assolutamente casuale passa accanto all'obiettivo e uno stimolo esterno lo sollecita ad ucciderlo. Nessun legame con l'assassinato, nessuna traccia, nessuna possibilità di essere scoperti.

Furono provate molte sostanze, dagli psicofarmaci alle anfetamine, dagli stimolanti agli allucinogeni ma il filone più promettente fu quello della stimolazione ormonale tramite feromoni.

In natura, del resto, lo stimolo sessuale/riproduttivo è quello che in molte specie scatena l'aggressività del maschio e da qui si partì facendo test su soggetti di sesso maschile stimolati da feromoni rilasciati da soggetti femminili particolarmente attraenti.

Quando lasciai l'incarico seppi che si era giunti ad una formulazione efficace ed in grado di attivare l'azione omicida ma era ancora incontrollata: tutti i soggetti nel raggio di azione dell'emissione di feromoni divenivano omicidi e si ammazzavano tra di loro, compreso l'obiettivo.

Ma oramai la strada era tracciata: il principio funzionava, occorreva solo scoprire come pilotare tale effetto in modo che attivasse solo l'attore scelto e ne orientasse l'azione unicamente verso l'obiettivo.

In realtà, venni a sapere più tardi, la soluzione era abbastanza semplice e si basava sul fatto che ogni essere umano è ricettivo ad una particolare chiave feromonica che, come le impronte digitali, è unica. Ma la cosa che rendeva fattibile il tutto è che tale chiave è determinabile a distanza attraverso opportuni "nasi" artificiali.

In pratica succede questo: l'obiettivo cammina per strada e la nostra squadra, nascosta in un furgone, monitora i soggetti a lui vicini. Scelto quello più adatto, rileva la sua chiave feromonica tramite il naso artificiale e, sulla base di questa, formula il feromone di attivazione che viene poi diffuso in atmosfera, direttamente dal furgone o attraverso un vettore. Generalmente come vettore si sceglie una bella donna perché è più facile nascondere la diffusione attraverso un profumo.

Come avrete già dedotto tale meccanismo è di una potenza inaudita.

Di fatto si può usare il feromone per indurre una scelta, un po' come avviene per la pubblicità subliminale: in presenza dell'oggetto da imporre si diffonde il feromone e si stimola con esso l'istinto voluto, ad esempio l'impulso all'acquisto.

Ma la cosa che più spaventa di tale strumento è che, funzionando particolarmente bene con gli istinti primordiali, si presta perfettamente a governare il consenso attraverso l'induzione di stati di benessere e tranquillità o, al contrario, violenza e belligeranza.

Ma anche a darvi l'impressione di aver mangiato benissimo in un certo ristorante o a trovarvi particolarmente a vostro agio in una certa SPA o in un certo albergo.

Quante volte vi è capitato? Molte vero?

13 comments:

  1. Sentii parlare di queste ricerche tempo fa... E benché trovi difficile credere alle scie chimiche, c'e' da dire che esse sarebbero la via di diffusione migliore per sostanze del genere. Se pensiamo poi a tutto quello che sta avvenendo - ad esempio - in nord africa, il discorso si fa ancora più' inquietante...

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  2. @Kentoo

    Guarda, il concetto che sta alla base delle scie chimiche è tecnicamente irrealizzabile. Disperdere un agente feromonico a quelle altezze sperando che arrivi ancora efficace a terra è impossibile.

    Diverso invece il discorso se le scie chimiche fossero emesse non da aerei ma dai mezzi pubblici. Gli autobus, i tram e le metropolitane coprono tutta una città più volte al giorno e farebbero perfettamente alla bisogna.

    Del resto non è un caso che il consenso spesso parta da una grande città...

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  3. @Kentoo

    Inoltre devi tenere presente che la dispersione deve essere in qualche modo mirata: non possiamo sapere cosa succederebbe se, ad esempio, l'agente stimolante dell'impulso di acquisto venisse a contatto con una mandria di vacche.

    File di bovini in via della Spiga?

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  4. Buongiorno Late, questa è la prima volta che commento il suo blog. Ho ritenuto opportuno intervenire in visione del suo interessantissimo post.

    Questa sua teoria, da Lei raccontata, è molto interessante e trova conferma in un libro che lessi tempo fa, "Nero" di Pauvert Olivier. Non vi racconto i dettagli del libro per non rovinarvi il piacere di una ipotetica lettura.

    Certo, il libro in qestione è un romanzo di fantasia, ma come ben tutti sappiamo i libri spesso veicolano informazioni reali in forma non reale, proprio per denunciare e raccontare quello che Realmente accade.

    Spesso essi contengono elementi chiave per comprendere la nostra Realtà. E bisogna porvi MOLTA attenzione.

    Cordiali saluti,

    M.M.

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  5. @Minkia Mouse

    Valutando le teorie esposte nei romanzi di fantasia occorre tenere presente che ciò che viene raccontato e che ci può apparire irreale è spesso ben poca cosa rispetto alla realtà a noi sconosciuta.

    Un profumo in grado di indurre stati di benessere o piacere non è difficile da immaginare: entriamo in un locale e abbiamo l'impressione di star subito bene. Lo attribuiamo all'ambiente, agli odori a chi lo frequenta. Poi torniamo a casa, ci ripensiamo e non riusciamo a capire il perché ci sia piaciuto così tanto: ricordiamo che l'arredamento era orrendo e malconcio, c'era puzza di fritto e gli altri commensali sembravano un branco di maleducati in gita scolastica.

    Allora perché ci sentivamo così bene?

    Eh, la chimica...

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  6. Signor Late, buongiorno anche da me. Nuovo commentatore anch'io, benché abbia spesso riso grazie all'ineffabile Maestro.

    Queste notizie sono allo stesso tempo gravi e interessanti: gravi per il rischio di cui ci rendono edotti; interessanti perchè ci offrono l'occasione per controbattere il colpo.

    Già le terribili scie chimiche gettavano ombre scure sul nostro cammino, ora questi nuovi ostacoli ci si parano di fronte come un rissoso figuro che non possiamo ignorare, rischiamo di essere tramutati in tanti mr. Hyde da questi individui senza scrupoli!

    Immagino che con gli stessi sistemi sia possibile indurre anche altri comportamenti, per esempio un atteggiamento pio: e quindi probabilmente qualche oscuro complotto massonico si annida dietro queste ricerche, per ottenere un controllo delle nostre pulsioni sessuali.

    Le stesse ragioni mi spingono a pensare che molti capi ufficio siano tanto espansivi con le proprie colleghe (e alcuni pure con i colleghi tutti) a causa di simili macchinazioni alle loro spalle: trucchi posti in essere per spiarli ed in seguito ricattarli se verranno a trovarsi in posizioni di qualche utilità!

    Altri strumenti in mano al Grande Fratello!!!

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  7. @kissakie

    Esatto, hai centrato il punto.

    Del resto tutti ci siamo chiesti, all'epoca dei fatti, per quale diavolo di motivo uno che è sposato con Liz Hurley debba pagare per fare sesso con una meretrice di quart'ordine.

    O come fosse possibile che Rick Ocasek potesse essere sposato con Paulina Porizkova.

    Ma la risposta ora è ovvia...

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  8. @ Caro Late,
    ma infatti io mi trovo d'accordo con lei, e nel libro che avevo citato si parla proprio di questo.

    Comandi mentali mirati (e se mi ricordo bene proprio tramite feromoni) che trasformavano persone miti in spaventosi assassini. Arrivano addirittura a manipolare un'intera nazione!

    Certo, lo svelamento della verità tramite i romanzi è sempre soggetto a pericoli ed errori, ma in questo caso, mi sembra del tutto plausibile.

    E se mi è permesso fare una battuta, nonostante i pericoli che il nostro mondo ci riserva, ora capisco come mai tanti libri di dubbia qualità vengono venduti!!!

    Cordiali Saluti.

    M.M.

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  9. @Minkia Mouse

    ... e quanta musica piace solo quando viene ascoltata in un certo posto che, guardacaso, è anche quello in cui viene venduto il relativo CD...

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  10. Il più semplice di tali istinti è quello omicida che è presente anche nelle persone più tranquille sottoforma di istinto di sopravvivenza.

    Domanda: secondo te e' possibile che sia successo ai dirottatori dell'11 settembre?

    Qualcuno li ha attivati cosi'? Magari qualcuno interessato poi a farli sparire per non lasciare testimoni?

    E possibile che sia la vera spiegazione invece della palla del terrorismo?

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  11. @magiupa

    In effetti volendo attivare qualcuno il primo di aprile avrebbe senso. :-)

    A parte gli scherzi, ho pensato molto al fatto di far uscire questo post oggi e alla possibilità che non mi si credesse ma alla fin fine sono giunto alla conclusione che non mi importa.

    Una informazione è tale indipendentemente dal giorno in cui la si diffonde.

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  12. @Yoss

    Occorrerebbe trovare qualcuno che avesse interesse a fare un disastro simile e che non fosse un terrorista.

    Il punto è che, a mio avviso, ce ne sono tanti...

    Diciamo che si è indagato solo in una direzione e si è trovata la spiegazione che più faceva comodo. Dice niente il fatto che una delle prime cose che hanno vietato sugli aerei dopo l'11/9 sono proprio stati i flaconi dei cosmetici ed, in particolare, i profumi liquidi?

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